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Cycas
Classificazione, provenienza e descrizione
Nome comune: Cicas
Genere: Cycas.
Famiglia: Cicadaceae.
Provenienza: Sud-est asiatico e Oceania.
Descrizione genere: comprende 12 specie di piante sempreverdi, simili a palme, ma appartenenti alla sottodivisione delle Gimnosperme (piante che presentano gli ovuli non racchiusi in un ovario). Il tronco è eretto e termina con un ciuffo di grandi foglie pennate, persistenti, coriacee e con una grande nervatura centrale. Sono piante dioiche (i fiori maschili e femminili si trovano su piante diverse). Gli esemplari adulti possono produrre infiorescenze spettacolari, dette strobili, grandi e di colore gial
Specie e varietà
Cycas circinalis: originaria di India e Madagascar, questa specie, simile a C. revoluta, presenta però fronde più piatte e graziose, che possono raggiungere 1,5-2 m. di lunghezza. Può crescere fino a 6 m. di altezza.
Cycas revoluta: proviene da Cina, Indonesia e Giappone la specie più coltivata di questa famiglia. Presenta foglie pennate, leggermente arcuate, formate da numerose foglioline anch’esse leggermente arcuate, di consistenza coriacea, lineari, con apice acuminato e disposte lungo una costa centrale. Gli esemplari adulti possono produrre infiorescenze che spuntano al centro del ciuffo di foglie. Quelle femminili presentano brattee, ai margini delle quali si formano gli ovuli, che daranno origine ai semi rossi e carnosi. Caratterizzata da un lento accrescimento può raggiungere anche 3 m. di altezza; ma, solitamente, gli esemplari coltivati in appartamento non superano 1,2-1,5 m.
Cycas siamensis: originaria della Birmania, questa specie presenta foglie che non oltrepassano i 50 cm. di lunghezza. Può crescere fino a 0,5-1,2 m.
Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari
Temperatura: possono essere coltivate all’aperto nelle regioni a clima mite. Sopportano anche periodi di freddo, purché non prolungati. Nelle regioni a clima rigido, richiedono la serra fredda per i mesi più freddi. Luce: molto buona, ma al riparo dal sole diretto. Da giugno a settembre può essere posta all’aperto in posizione semi-ombreggiata.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare frequentemente, ma moderatamente in estate; ridurre la frequenza, senza però lasciare mai asciugare del tutto il terreno.
Substrato: miscela di terra argillosa, sabbia grossolana e terra di brughiera. Bisogna curare in modo particolare il drenaggio, che dovrà risultare perfetto.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: in estate somministrare concime liquido ogni 6-8 settimane. Rinvasare la pianta ogni 3-4 anni, in primavera, solo se le radici hanno riempito tutto il vaso.
Moltiplicazione
Le Cycas possono essere moltiplicate, tutto l’anno, tagliando e mettendo a radicare i germogli basali, che si formano al piede della pianta, in un substrato fertile (lo stesso utilizzato per le piante adulte), alla temperatura di 24-27 °C. Dato il lento accrescimento che caratterizza le piante di questo genere, ci vorranno anni prima di ottenere esemplari di dimensioni accettabili.
Malattie, parassiti e avversità
- Cocciniglie cotonose: può attaccare le piante, specie in presenza di clima caldo e secco. Bisogna asportarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale (le spruzzature e i lavaggi fogliari permettono di eliminare le cocciniglie allo stato larvale). In alternativa al prodotto chimico, si possono strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool.
- Cocciniglie brune: si manifestano con la formazione di escrescenze (determinate dal piccolo “guscio”) marroni e conferendo alla pianta un aspetto nerastro e appiccicoso (a causa della produzione da parte della pianta di sostanze zuccherine che la rendono soggetta all’attacco di funghi e fumaggini). Si combattono asportandole e trattando la pianta con un prodotto anticoccidico o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.
- Macchie brune sulle foglie: annaffiature insufficienti nel periodo estivo o temperature troppo basse durante l’inverno (magari con eccessive annaffiature).
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