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Cipresso Toscano coltivazione
Cipresso toscano: velocità di crescita, coltivazione e cure. Prezzo e consigli su come realizzare una siepe di cipressi toscani.
Lo chiamano cipresso toscano o cipresso nero, in realtà questo nome è un appellativo tutto italiano che fa riferimento alla sottospecie evidenziata da diversi autori come Cupressus semprevirens Stricta, nota, a livello mondiale, come cipresso mediterraneo, cipresso persiano e talvolta anche come cipresso italiano.
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Il Cupressus semprevirens Stricta è anche noto come C. semprevirens var. pyramidalis o C. semprevirens var. fastigiata. Questi nomi non hanno alcun significato tossanomico, quindi fanno riferimento a un gruppo variegato di cultivar a foglie scure e, da qui, il secondo nome comune cipresso nero. Ti spiego questo perché è davvero difficile districarsi tra i diversi cultivar presenti sul mercato e quando compri un cipresso toscano, non fai altro che comprare un cultivar del cipresso europeo, quello che meglio si adatta al nostro clima. Il nome “cipresso toscano” è nato perché questa pianta è coltivata in modo massiccio nelle zone collinari della Regione Toscana.
Cipresso toscano
Chiarito l’origine del nome cipresso toscano, passiamo subito a descrivere le caratteristiche di questa pianta.
Si presenta con una chioma allungata, compatta e di colore verde scuro. I frutti sono rotondi, larghi 2-3 cm, di colore verde lucente in un primo momento e bruno-giallastri a maturazione. I frutti si sviluppano dai fiori: il periodo di fioritura del cipresso coincide con quello delle allergie! Non è una novità che i fiori di questa pianta sono i protagonisti di molti fenomeni allergici. Il periodo di fioritura va da marzo a giugno.
E’ apprezzato per la sua forma alta e affusolata, caratteristica che lo rende particolarmente adatto per realizzare viali alberati, siepi perimetrali o divisorie.
Come coltivare il cipresso toscano
La coltivazione del cipresso toscano è semplice. Al momento della messa a dimora è importante rispettare una certa distanza tra le piante: la distanza ideale si aggira intorno ai 300 cm, si tratta infatti di piante sempreverdi che a lungo andare raggiungono dimensioni molto elevate. Il cipresso toscano raggiunge notevoli dimensioni: un’altezza di 18.22 metri e una larghezza di 250 – 300 cm circa
Per coltivare il cipresso e mantenere la siepe in salute, sono necessarie cure costanti: potatura, irrigazione, concimazione e, preferibilmente, pacciamatura del suolo. Il cipresso ha bisogno di una potatura leggera ma costante, dovrai potare il cipresso due volte all’anno soprattutto nella prima fase di crescita.
Se parti con piante piccole, ricorda che ogni pianta di cipresso avrà bisogno di un tutore robusto che possa favorire l’attecchimento delle radici al suolo senza le interferenze del vento.
Prima di piantare il cipresso toscano, esegui una vangatura profonda del terreno incorporando, vangata dopo vangata, del letame ben maturo (o stallatico). Lo stallatico e, più in generale il letame, è un ammendante utilissimo al terreno, in grado di rilasciare sostanze azotate indispensabile per favorire la crescita dei cipressi. Dove comprarlo? In qualsiasi garden center o sfruttando la compravendita online dove una sacca da 25 kg di letame stabile (ideale per arricchire i suoli in fase di piantumazione) si compra al prezzo di 24,50 euro con spese di spedizione gratuite. Per tutte le informazioni ti invito a visitare la pagina Amazon: Bio-rex stallatico. Con la confezione appena indicata puoi concimare il terreno utile per mettere a dimora 25 cipressi, aggiungendo un kg di materia organica (concime) per ogni buca o incorporandolo lungo la linea di coltivazione al momento della vangatura.
~L’Azienda opera su tutto il territorio nazionale, Italia e Sicilia.
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